lunedì 11 aprile 2016

Facciamo due conti e ribaltiamo la frittata

Analizziamo alcuni dati sui redditi pro-capite aggiornati al 2011:
  • Reddito medio pro capite in Italia  23.782,00   media per dichiarante;   12.159,00 €  media popolazione.
  • Reddito medio pro-capite nel Veneto  23.180,00   media per dichiarante;   13.349,00 €  media popolazione
  • Reddito medio pro-capite nella Provincia di Rovigo  20.472,00   media per dichiarante;   12.091,00 €  media popolazione.
  • Reddito medio pro-capite di Gaiba  18.426,00   media per dichiarante;   11.008,00 €  media popolazione

Nel paese di Gaiba hanno dichiarato il proprio reddito 653 persone su un totale di circa 1.100 abitanti; per un totale di 12.031.898,00 euro (dodicimilioni di euro).
Ipotizzando una tassazione media lorda del 30 % ( ci sono punte del 45-60%); il prelievo fiscale dai cittadini di Gaiba è stimato in 3.609.570,00 €
Il bilancio del Comune di Gaiba (capitolo spese del 2015) è di circa 2.000.000,00


Conclusioni
I nostri governanti continuano ad inculcare che la scarsità delle risorse dei nostri comuni è dovuta al continuo taglio dei trasferimenti ai comuni da parte del governo. 
Hanno sempre fatto credere che i singoli Comuni, in particolare quelli piccoli,
non sono in grado si autosostenersi ed hanno bisogno di trasferimenti per il loro sostentamento.
Fandonie, noi cittadini di Gaiba, come tutti i cittadini d’Italia, siamo in grado si sostenere il nostri Comune e trasferire allo stato il necessario.

La frittata va ribaltata. 





fonte: 

mercoledì 6 aprile 2016

PANAMA PAPERS

da Scorie di Matteo Corsini
Oggi voglio esprimere alcune considerazioni su quanto va emergendo sotto la definizione di "scandalo Panama Papers". Contrariamente al solito non commento dichiarazioni più o meno ridicole o discutibili, perché sarebbero troppe.

La cosa che ritengo più interessante è che persone che hanno ruoli di un certo potere (eufemismo) sulle tasche altrui, mediante tassazione e non solo, persone che, magari, inveiscono pubblicamente contro l'evasione fiscale, perseguono e sanzionano chi la pratica, hanno poi trovato rifugio a Panama per patrimoni personali o familiari più o meno consistenti e spesso non giustificabili in base al reddito, pure non esiguo, che deriva loro dalle tasse altrui.

Ecco, questa categoria di persone a me pare la più insopportabile, perché sommamente ipocrita. Se dovessi fare una classifica (ovviamente soggettiva) di insopportabilità, sul podio andrebbero queste categorie di persone.

Al primo posto, politici con responsabilità di governo che tassano i propri contribuenti (sudditi?) e mettono al sicuro denari, accumulati non si sa come, a Panama o in altri paradisi fiscali.

Al secondo posto, politici senza responsabilità di governo che pubblicamente inveiscono contro l'evasione fiscale, ma poi sono ben lieti di portare i loro denari a Panama o in altri paradisi fiscali.

Al terzo posto, tutti coloro che, pur non avendo responsabilità di governo, trovano conveniente inveire pubblicamente contro l'evasione fiscale, salvo poi accasare i loro denari a Panama o in altri paradisi fiscali.

Posso capire quelli che praticano l'evasione fiscale negando di farlo per motivi di autodifesa e per evitare di essere perseguiti dal fisco.

Infine, considero veri e propri eroi quella ristretta categoria di persone che dichiarano apertamente la loro ostilità al fisco, che dallo Stato non vogliono niente e allo Stato niente vogliono dare, e utilizzano l'evasione fiscale come strumento di legittima difesa del loro diritto di proprietà.