lunedì 12 maggio 2014

DEMOCRAZIA

Un sorriso di origine francese, al quale aggiungiamo il parere di un illustre personaggio inglese.
"Quando i dirigenti politici guardano in basso vedono solo ....."
"Quando gli elettori guardano in alto vedono solo stronzi"


venerdì 2 maggio 2014

STATO, MERCATO E SOLIDARIETA' NEL MERCATO GLOBALIZZATO

La videoregistrazione del 7° seminario della Scuola di Liberalismo "Ludwig von Mises" 2014 - VI edizione di Catanzaro, tenuto dal prof. Gianfranco Fabi, editorialista di Radio 24 e del Sole 24 Ore, su "Stato, mercato e solidarietà nel mondo globalizzato". Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro, 14 marzo 2014.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.fondazionescoppa.it.
Interessante lezione sul liberismo e solidarietà in particolare viene spiegato come nel mercato libero, la componente solidale non è trascurabile anzi gioca un ruolo importante alla pari dell'egoismo imprenditoriale.
Per il video clicca qui

martedì 29 aprile 2014

BONUS 80 EURO

Il bonus di 80 euro che i lavoratori dipendenti riceveranno in più nella busta paga di maggio servirà esclusivamente al singolo individuo ma non aiuterà ne la collettività ne la ripresa dei consumi. Il principio è semplice : "la spesa pubblica non è in grado ne di creare nuovi posti di lavoro ne di far accelerare i consumi"; se lo fa nasconde un bluff.
Se il governo fornisce i fondi necessari, questo è possibile solamente tassando i cittadini o mediante un prestito pubblico; in entrambi i casi sono il frutto già marcio di un generale impoverimento generale della società italiana: si prende a qualcuno per dare ad altri.
Se vogliamo intraprendere iniziative economiche efficienti in grado di contrastare la crisi economica in atto, sarà  necessario andare alle radici dei problemi e capire le cause generatrici di crisi economiche. Se si dispone di una buona teoria economica alle spalle, sicuramente non incappiamo nel classico errore di confondere gli effetti con le cause.
I veri problemi che continuano a generare le crisi finanziarie sono sempre gli stessi:
  • politiche economiche delle banche centrali con continua immissione di moneta  nel sistema economico
  • abuso della riserva frazionaria applicata dalle banche sui nostri depositi
  • spesa pubblica eccessiva
  • utilizzo non idoneo del debito pubblico
  • presenza massiccia dello stato nel mercato
  • burocrazia statale
Qualsiasi iniziative che contrastano i punti sopra elencati con buona probabilità porteranno sicuramente benefici al nostro sistema economico.
Marco Bizzi
Occhiobello il 29 aprile 2014

venerdì 18 aprile 2014

LA TEORIA AUSTRIACA DEL CICLO ECONOMICO

Pubblico un interessante articolo di Marco Bollentino sul sito vonmises.it il 19 marzo 2012; descrive molto bene il ciclo economico secondo il punto di vista della scuola austriaca di economia.
Perché l’economia reale risente le conseguenze delle follie finanziarie? E’ una domanda non banale a cui cercherò di dare risposta utilizzando la teoria economica proposta per la prima volta da Ludwig Von Mises [1] e Friedrich Hayek [2] negli anni ‘20. Dal momento però che il tutto potrebbe risultare non semplicissimo da comprendere, voglio illustrarvi a grandi linee ciò di cui andrò a parlare utilizzando una storiella che coinvolge un criceto, una ruota e delle anfetamine (!).
Criceti austriaci
Possiamo immaginare il sistema economico come un criceto che sta correndo all’interno di una ruota girevole. Difficilmente il nostro roditore conoscerà sin da subito il suo “ritmo aerobico” di corsa per cui dovrà arrivarci per tentativi, aumentando la sua velocità e poi rallentando per riposare. Man mano che corre, poi, allenerà il fisico e questo gli consentirà di aumentare gradualmente le sue prestazioni.

mercoledì 9 aprile 2014

QUALE MONETA PER IL MERCATO?

Propongo 3 video di una interessante lezione tenuta dal Dott. Marco Bollentino presso la Scuola di Liberalismo di Torino
Nella lezione vengono discussi i seguenti argomenti:
- Le origini della moneta
- Moneta e crescita economica
- Il ciclo economico secondo Hayek
- Quale moneta per quale mercato?
Interessanti sono anche le domande a fine lezione:
  • cosa comporta l'uscita dall'euro
  • la riserva frazionaria 

Video prima parte
Video seconda parte
Video terza Parte

 Slide con prezi

sabato 29 marzo 2014

A SCUOLA DI LIBERISMO "Liberismo e cooperazione sociale" 1° Seminario

“Liberalismo, cooperazione e potere” è stato il tema della lectio magistralis che il prof. Lorenzo Infantino, ordinario presso la Luiss Guido Carli di Roma, ha tenuto presso la sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro, in occasione dell’inaugurazione della sesta edizione della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” di Catanzaro.

Gi argomenti trattati sono i seguenti:
  • Nascita e origine delle scienze sociali e del ilberismo
  • Gli illuministi scozzesi
  • Conseguenze non intenzionali delle scelte umane
  • Onniscenza ed ignoranza
  • Il mito del legislatore onniscente
  • LA legge di Hume
  • La cooperazione volontaria un gioco a somm apositiva
  • Regole del conflitto nella cooperazione volontaria

venerdì 28 marzo 2014

L'IMPORTANZA DELLA LIBERTA'

"Per diversi anni rimasi socialista, anche dopo il mio ripudio del marxismo; e se ci fosse stato qualcosa come il socialismo combinato con la libertà individuale, sarei ancora oggi un socialista. E, infatti, non potrebbe esserci niente di meglio che vivere una vita modesta, semplice e libera in una società egualitaria. Ma ci volle un po' di tempo per riconoscere che questo non era nient'altro che un sogno meraviglioso; che la libertà è più importante dell'uguaglianza; e che se va perduta la libertà, tra non liberi non c'e' nemmeno uguaglianza" - Karl Popper,

martedì 25 marzo 2014

LUIGI EINAUDI TRA I PIU' GRANDI LIBERALI D'ITALIA


Luigi Einaudi, uno tra i più grandi liberali italiani: economista, pensatore, giornalista, membro dell’assemblea Costituente, presidente della Banca d’Italia (1945-48), ministro del Bilancio (1947-48) e presidente della Repubblica (1948-1955). 



La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica”. 



Questa è la frase che più di ogni altra simboleggia il pensiero politico ed economico einaudiano. Esponente del pensiero liberista e federalista europeo, Einaudi è convinto che il liberalismo debba svilupparsi concretamente in tutti gli aspetti della vita politica, sociale ed economica di un uomo. Einaudi introduce dunque alcune novità nella politica economica dei liberali italiani: a suo parere vi è una mutua implicazione tra liberalismo e liberismo, discostandosi in questo dalle teorie di Benedetto Croce, che preconizzava il liberalismo italiano come un affare innanzitutto morale. La parola liberismo infatti per Croce differenzia le libertà economiche dalle libertà civili, attribuendo alle seconde un rango nettamente superiore alle prime. 

lunedì 17 marzo 2014

DIFFERENZA TRA CAPITALISMO ED IMPERIALISMO

E' consuetudine attribuire al capitalismo tutti gli orrori di questo mondo (fame, povertà, guerre, ecc..). 
Questo breve filmato spiega la differenza tra capitalismo ed imperialismo e dimostra che i disastri economici sono causati dagli imperi; ossia da sistemi economici dove il mercato non è libero ma soggetto a forze coercitive spesso imposte dai governi e dalle lobby.
E in Italia? il mercato è libero? la presenza dello stato modifica i prezzi del mercato? 
Pur non essendo un economista, ritengo che la democrazia parlamentare è un sistema che funziona per brevi decenni; poi prende le sembianze di un impero che nel nome del popolo pretende di gestire tutto con il seguente risultato:


  • aumento della povertà;
  • aumento della disoccupazione;
  • ricchi sempre più ricchi;
  • aumento delle morti per suicidio;
  • aumento della criminalità.
Renzi dovrebbe avere un unico obiettivo: diminuire (NON ELIMINARE) la presenza dello stato nella nostra vita, nel nostro lavoro, nei nostri pensieri, nelle nostre aziende, nella nostra salute, nel nostro futuro, nelle nostre tasche.

Per seguire il filmato con i sottotitoli in italiano, collegarsi direttamente a Youtube ed attivarli.

Pubblicato in data 15/dic/2013 da vonmises.it
E' un luogo comune piuttosto diffuso quello che identifica l'imperialismo come particolare manifestazione storica del capitalismo. In questo breve video il Prof. Davies smentisce tale argomento e ne illustra la superficialità. Come può esservi analogia tra capitalismo e imperialismo, se il tratto fondamentale di quest'ultimo è l'intervento coercitivo dello Stato, cioè il soggetto per eccellenza che agisce al di fuori del mercato?

MONETA, BANCHE E FEDERAL RESERVE


Come è nata la moneta? Perché ha sostituito il baratto? Cosa ha spinto le società antiche e moderne a scegliere oro e argento come merce di scambio? Quale ruolo avevano anticamente le banche, come è cambiato nel tempo?
Questo documentario illustra l'evoluzione dell'istituzione monetaria nel corso dei secoli, per approdare alla data cruciale del XX secolo in cui il governo U.S.A. se ne è arrogato il monopolio definitivo, affidandone la gestione alle rispettiva Banca Centrale e precipitando l'economia nazionale in una condizione di ricorrenti cicli di espansione e recessione. Anche in Europa, le crisi che stiamo vivendo sono diretta conseguenza della sottrazione da parte dei governi della moneta al mercato e della negazione delle libertà economiche individuali.

Video originale: "Money, Banking & the Federal Reserve", Ludwig von Mises Institute (mises.org).

domenica 9 marzo 2014

SALARIO MINIMO SINDACALE PROBABILE FONTE DI CONTINUA DISOCCUPAZIONE NEL MONDO GIOVANILE

Simon è un nuovo dipendente della fabbrica del sig. Edgar. Il suo lavoro non è gratificante, deve spazzare e spostare oggetti. Guadagna solo 3 $ all'ora. Nonostante ciò Simon preferisce lavorare qui per ora; rispetto alle alternative che vede intorno a sé al momento. Anche se il suo salario è basso, Simon apprezza l'indipendenza che gli viene data.
La prossima settimana imparerà come usare una macchina per gli stampi. Questo renderà le cose  molto più interessanti.



Ad Edgar, il proprietario della fabbrica, l'unica cosa di cui si preoccupa è creare profitto. Edgar preferirebbe pagare i suoi lavoratori per una minuscola frazione dei loro attuali salari, per avere più soldi per se stesso. Ma sa che questo non funzionerebbe. Edgar è in competizione con molti altri proprietari di fabbrica. Tutti quanti hanno bisogno di una costante scorta di forza di lavoro. Quando decidono, o non decidono, di accettare un lavoro i lavoratori considerano il salario ma anche le condizioni lavorative e altri benefici. Se le offerte di Edgar non sono abbastanza attraenti i lavoratori non gli venderanno il lavoro di cui ha bisogno per mandare avanti la sua fabbrica. Così con riluttanza Edgar paga i salari a prezzo di mercato.


venerdì 28 febbraio 2014

UN PO' DI AUSTERITA' NON FA MALE



Lo stimolo keynesiano degli stati e la forte pressione fiscale proposta dal FMI non ci aiuteranno ad uscire da questa crisi.

Un buon padre di famiglia, che si trova in difficoltà economica,  attiva uno degli strumenti più classici: austerità ossia risparmio.

La reale austerità comporta il taglio dei bilanci pubblici agendo sui seguenti punti:
  • riduzione degli stipendi dirigenziali (dai 2400 euro ed oltre);
  • riduzione dei benefici ai dipendenti pubblici acquisiti in modo inappropriato (14-esima, 15-esima, premi produzione, indennità ecc...).
  • eliminazione dell'indennità di malattia (ogni lavoratore dovrà aprirsi una assicurazione a copertura delle giornate di malattia) non è tollerabile che nel comune di Roma il 10% del personale sia costantemente a casa per malattia;
  • riduzione delle pensioni per importi superiori a 2400 euro;
  • vendita di beni pubblici non di rilevanza storica;
  • vera privatizzazione di società di servizi;
  • vera apertura al settore privato di servizi primari: sanità, scuola; essa comporterà una maggior competizione con conseguente miglioramento delle prestazioni e diminuzione dei costi.
Una nuova tassa sarebbe da proporre: la tassa di solidarietà, da applicare a quelle persone che sono andate in pensione prima dell'età pensionabile, a favore di un fondo per le generazioni future.

Scritto da Marco Bizzi con spunto preso da mises.org Mark Thrnton

giovedì 27 febbraio 2014

CAPITALISMO - Lezione I - Parte II

La storia raccontata centinaia di volte che le fabbriche assumevano donne e bambini e che queste donne e questi bambini, prima di lavorare nelle fabbriche, avevano vissuto in modo soddisfacente, è una delle falsità più mostruose mai raccontate. Le madri che lavoravano nelle fabbriche non avevano niente con cui cucinare. Queste madri non lasciavano le loro case e le loro cucine per andare in fabbrica. Queste madri andavano in fabbrica perché non avevano una cucina, e se avevano una cucina non avevano cibo da cucinarvi. E i bambini non venivano da nursery confortevoli. I bambini erano affamati e morivano. E tutte le parole circa gli orrori indicibili del protocapitalismo possono essere refutati da una singola statistica: precisamente in quegli anni, quando il capitalismo britannico si sviluppava, precisamente nell’età britannica chiamata rivoluzione industriale, negli anni dal 1760 al 1830, precisamente in quegli anni, la popolazione britannica raddoppiò. Questo significa che centinaia o migliaia di bambini, che sarebbero morti nei tempi precedenti, sopravvissero e divennero uomini e donne.

lunedì 24 febbraio 2014

LA PIU' GROSSA TRUFFA NELLA STORIA DELL'UMANITA'

Dopo aver visto questo documentario di Mike Maloney capirai il grande problema, l'origine di tutti i problemi. L'Italia con questo meccanismo ha generato un debito insostenibile a differenza degli USA e della Germania. Ma anche per loro è solo questione di tempo.
Se volessimo realmente cambiare rotta si dovrebbe:
  • eliminare la riserva frazionaria,
  • eliminare le banca centrale europea, FED ...
  • una gestione non centralizzata dell'euro.
Per vedere i sottotitoli in italiano, clicca sulla icona in basso a destra e scegliere lingua "italiano"
 
 
Dicono che il denaro non cresce sugli alberi ma la verità è che il sistema bancario fa crescere il denaro bel più velocemente degli alberi.
Molta gente non ha la più pallida idea di come la valuta viene creata ed economisti e politici fanno sempre sembrare tutto così complicato che le persone pensano che non potranno capire.
Con questo video cerco (parla Mike) di spiegarvi come funziona questa truffa e come la cosa ha a che fare profondissimamente con le vostre vite.
 

venerdì 21 febbraio 2014

IL LIBERISMO QUELLO VERO E QUELLO FALSO

3° seminario - Scuola di liberismo 2014 - Catanzaro
Il liberalismo, quello vero e quello falso
prof. Carlo Lottieri - Università degli Studi di Siena
13 febbraio 2014 - Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro
é possibile seguire il seminario a questo link di youtube

Nel corso della modernità la riflessione politica è stata egemonizzata più dagli avversari della libertà individuale che non dai suoi difensori. Dal diciassettesimo secolo in poi, la grande speculazione teorica è stata dominata da Marx più che da Locke, da Keynes più che da Hayek. Eppure non si può ignorare l'azione di resistenza che la linea di pensiero autenticamente liberale ha saputo interpretare. A tale proposito va aggiunto come sia in atto un aspro conflitto intorno al termine-concetto "liberalismo", poiché varie tradizioni di pensiero vorrebbero presentarsi come le più autentiche interpreti della teoria che pone al centro la libertà individuale: e nel contesto anglosassone tali tensioni hanno causato un vero proprio slittamento semantico. Nel Regno Unito come negli Stati Uniti hanno iniziato a dichiararsi liberal i politici e i pensatori più impegnati ad accrescere il potere dello Stato e la presenza del governo nella vita sociale ed economica. Di conseguenza quanti sono rimasti fedeli al liberalismo di mercato tendono oggi a definirsi conservative (conservatori dell'individualismo di un tempo), oppure classical liberal (liberali secondo l'accezione tradizionale) o anche libertarian.

giovedì 20 febbraio 2014

IL DISASTRO SCUOLA ITALIANA

Agl’italiani viene costantemente detto che è  solo un problema di risorse destinate alla scuola — ma i dati mostrano una realtà diversa. La spesa per studente è in linea con la media OCSE: essa è di $ 84.416, rispetto a una media OCSE di $ 83.382. Ha ragione chi nota che lo Stato italiano spende poco per la scuola in proporzione sia al PIL sia alla spesa pubblica totale; ma quel che conta, per valutare se le risorse siano scarse o sufficienti, è la spesa per studente. La verità è che lo Stato spende male i nostri soldi.

martedì 18 febbraio 2014

L’ECONOMIA ITALIANA A FINE 2013


Italia: migliorano debito pubblico e PIL, ma resta la cautela
Il 2013 si è chiuso con un debito pubblico di 2.067 miliardi, in contrazione di 36 dopo aver segnato il record storico a novembre a 2.104 miliardi. Purtroppo non si può ancora esultare – fanno presente gli analisti della Mazziero Research – perché il debito salirà nuovamente a gennaio di 15 miliardi a un livello compreso tra 2.078 e 2.083 miliardi.
Il PIL ha finalmente segnato un valore positivo che mancava da 12 trimestri; ciò nonostante il modestissimo +0,1% resta ben al di sotto della media dell’area Euro a +0,3%. È comunque un segnale importante – conclude Maurizio Mazziero – che però potrebbe esaurirsi dopo qualche trimestre se non venissero avviate riforme strutturali del costo del lavoro e del livello di tassazione alle imprese.
Stime debito pubblico per il mese di gennaio
Dopo il forte ripiegamento del debito pubblico a dicembre la Mazziero Research stima una ripresa della crescita a gennaio di circa 15 miliardi con una rilevazione che potrebbe situarsi in una forchetta tra 2.078 e 2.083 miliardi.
E’ possibile scaricare il XIII Osservatorio sui dati economici italiani di fine 2013 al link:
qui puoi scaricare gratuitamente il report in pdf

domenica 16 febbraio 2014

POLILOGISMO UNA FREGATURA

 
 
l polilogismo è quella dottrina secondo cui la struttura logica della mente umana dipende dalla classe sociale (in Marx, il borghese contro il proletariato) o della razza (nel nazista, la razza ariana contro le altre) . Scientificamente si tratta di una posizione insostenibile per diverse ragioni.
La razza o la classe non sono definibili: il figlio avuto da un ariano con una donna di colore quale struttura mentale avrebbe?
Non si può spiegare come e quando cambia la struttura logica: il proletariato (l’operaio) che ha risparmiato ed avviato una propria impresa, è ancora proletario o è diventato un borghese? Quando è avvenuto il cambiamento di struttura logica?

IL RAZIONALISMO UMILE

Il razionalismo è un termine che viene da ragione, lo strumento più importante del quale disponiamo. Non dobbiamo cadere nell’errore di idolatrare la ragione umana. Esistono due tipi di razionalismo.
Il falso razionalismo, non scientifico, erroneo, esagerato, che ha origine nella rivoluzione francese. Esso ipotizza una mente umana più potente di quel che è veramente. Rileva la presunzione di un essere onnisciente. Da tale arroganza deriva lo scienticismo ed il positivismo che hanno alimentato l’ingegneria sociale e l’utilizzo in economia della matematica, della statistica e dell’econometria.

mercoledì 12 febbraio 2014

IN DIFESA DELL'EURO

Alcuni movimenti politici ed alcuni economisti ritengono che l'Euro sia la causa della crisi economica del vecchio continente. Essi ritengono inoltre che il ritorno alle vecchie monete darà la possibilità ad ogni singola nazione, di intraprendere soluzioni autonome per uscire dalla crisi e rilanciare l'economia.
L'Euro ha una caratteristica importante di cui pochi ne tengono conto; una caratteristica che lo differenzia dal dollaro ossia: un singolo stato non potrà mai manipolarlo, non potrà svalutarlo.
L'Euro presenta caratteristiche simili ad un sistema a regime aureo.
Come è stato un gravissimo errore uscire negli anni 30 e 70 dal sistema aureo, altrettanto grave sarà uscire dall'euro.
 
In questo video il prof. Huerta de  Soto, affronta questo tema; è interessante e fa chiarezza sull'importanza di questa moneta.
E' una occasione per approfondire le nostre conoscenze in materi di economia.

http://vimeo.com/73876486

lunedì 10 febbraio 2014

SPESA PUBBLICA: PERCHE' NON SI RIESCE A DIMINUIRE

Il probabile salvataggio della Zanussi e dei relativi posti di lavoro comporterà sicuramente un aumento della spesa pubblica; con incremento del debito pubblico e tassazione dei cittadini italiani.
Tutto ciò si trasformerà in perdita di posti in aziende più piccole e chiusura di attività imprenditoriali medio piccole. Come al solito la tecnica utilizzata è quella della diluizione: la perdita di posti di lavoro da localizzati a distribuiti nel territorio (la seconda è meno percepibile dalla popolazione e dai sindacati).
Ok salviamo la Zanussi perché dietro ad ogni posto di lavoro c'è una famiglia;  ma allo stesso tempo il governo si dovrebbe impegnare seriamente a trovare le risorse nella riduzione del debito pubblico. Allora questo debito di può diminuire?  Pubblico un interessante articolo dal sito:"The Fielser"

Negli ultimi quindici anni, la spesa pubblica primaria – ossia al netto degl’interessi sul debito – è cresciuta del 68,7%. Il numero, elaborato dal centro studi della CGIA di Mestre, evidenzia con chiarezza uno dei principali problemi del nostro Paese, alla base dell’attuale crisi economica. Tuttavia, dietro a questa cifra – che, in termini assoluti, significa un aumento di quasi 300 miliardi – emergono ulteriori questioni che chiunque intenda dibattere in modo serio e onesto non può eludere né trascurare.

martedì 4 febbraio 2014

A SCUOLA DI ECONOMIA

Per chi vuole approfondire la teoria e le metodologie della Scuola Austriaca di Economica consiglio la lettura del libro " A Scuola di Economia" Ed. Usemlab. Per maggiori dettagli: qui.
Riporto la presentazione del libro da parte dell'autore.
Questo libro ripropone in modo schietto e fedele il corso universitario più stimolante che abbia mai avuto modo di frequentare. Non credevo vi sia scienza tanto importante, ma allo stesso tempo così poco compresa, come quella economica.
L'economia riguarda qualunque azione umana, eppure è stata convenientemente ridotta a disciplina ermetica fatta di numeri e di parole incomprensibili.
Queste lezioni consentono di scoprire l'economia per ciò che realmente è: una scienza astratta che studia il processo dinamico di cooperazione sociale. Il percorso cognitivo che esse sono in grado di tracciare si rileva, oggi più che mai, di fondamentale importanza per i risparmiatori, gli imprenditori sempre più confusi, e spesso anche traditi, dalle caotiche evoluzioni economiche - finanziarie, ma soprattutto per il cittadino disorientato dalla politica, lo studente ancora alla ricerca di consapevolezza e principi, il politico onesto e coraggioso.

domenica 2 febbraio 2014

IL DECRETO IMU-BANCA D'ITALIA

Il decreto Imu-Banca d'Italia, approvato mercoledì scorso, rimane un argomento per pochi.
Agli italiani viene lasciato solamente spazio alla protesta, ai tafferugli del parlamento ed alle offese del movimento 5 stelle. Dai quotidiani e dai media televisivi non è possibile capire i contenuti di questo decreto; le notizie importanti rimangono le offese, gli schiaffi, la protesta. Rimango convinto che gran parte dei parlamentari che hanno partecipato al voto non conoscono la materia, ed abbiamo sostenuto o respinto il decreto su indicazioni dei propri gruppi. Affidare la gestione dello stato a persone incapaci di capire è un pericolo.
Riporto un articolo pubblicato nel sito il Post che spiega con chiarezza il decreto IMU-Banca d'Italia.

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tratto da il post economia

La sera di mercoledì 29 gennaio, dopo una movimentata giornata alla Camera – il giorno dell’ormai famosa “tagliola” o “ghigliottina” – il Parlamento ha convertito in legge un decreto che riguardava temi diversi: i principali erano la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia e l’abolizione della seconda rata dell’IMU.

mercoledì 29 gennaio 2014

LA CRISI FINANZIARIA SPIEGATA AI BAMBINI

pubblicato si Rischio Calcolato il 30/11/2012
La crisi finanziaria spiegata ai bambini…
HELGA è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte. 
 
image001 650x461 La Crisi Finanziaria Spiegata ai Bambini.....(tedeschi)
Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

domenica 26 gennaio 2014

IL SOCIALISMO INSEGNATO A SCUOLA

Un professore di economia dell’Università Tech-Texas ha raccontato di non aver mai bocciato nessuno dei suoi studenti, ma che una volta si è trovato invece a dover rimandare una classe intera. Pare che gli alunni di quella classe insistessero sulla presunta efficienza del socialismo, che ritenevano essere un sistema equo. Un sistema in cui non ci sarebbero stati né ricchi né poveri.
Il professore propose allora agli studenti: “Ok, faremo un esperimento sul socialismo proprio in questa classe..” Così il voto assegnato ad ogni studente sarebbe stato calcolato come una media dei voti reali di tutti gli studenti. Ci sarebbe stato un unico voto, nessuno sarebbe stato bocciato e nessuno avrebbe preso una A (negli Stati Uniti una A corrisponde al nostro 10).

giovedì 23 gennaio 2014

BENVENUTI A WEIMAR

La politica italiana sembra una trottola impazzita: difficile affermare con certezza chi o cosa riuscirà a fermarla, e a mettere un po’ d’ordine nel convulso panorama attuale. Ci si affanna a decifrare alleanze, a cercare soluzioni all’impasse istituzionale, senza rendersi conto che verranno persi altri mesi per trovare un equilibrio precario che servirà, nel migliore dei casi, a varare una nuova legge elettorale. Superfluo, a questo punto, ricordare che sarebbe stato sufficiente un maggiore senso di responsabilità da parte dei partiti per evitare l’attuale paralisi. Senza passare per catastrofisti, non serve andare molto indietro nella Storia, per trovare esempi di una tale situazione di incertezza. L’humus politico, economico e sociale nel quale galleggia il nostro Paese è sempre più simile a quello della Repubblica di Weimar, noto esperimento di democrazia liberale iniziato nel 1919 in Germania e conclusosi nel 1933 con la nomina a cancelliere di Hitler. Senza dilungarci in merito (per un’analisi più approfondita degli eventi di Weimar si vedano i link in fondo all’articolo) è evidente che un insieme di fattori, sia esterni che interni, stanno creando le condizioni in Italia per una crisi definitiva della democrazia rappresentativa, favorendo così l’ascesa di forze dai chiari connotati totalitari, o meglio totalizzanti, che trovano terreno fertile di consenso nell’incapacità delle istituzioni tradizionali di rispondere alle esigenze dei cittadini. In questi giorni, molto è stato scritto e detto in merito a Grillo ed al suo movimento, frettolosamente bollati come fascisti e anche derisi da più parti. In realtà, tra una battuta e un’etichetta, sarebbe opportuna una riflessione più seria sui pericoli che potrebbero derivare da un’ascesa inarrestabile del Movimento 5 Stelle.

martedì 21 gennaio 2014

PAPERONE CI SPIEGA L'ECONOMIA


Una delle tesi dei cosiddetti "signoraggisti", movimento che ispira la riforma monetaria proposta dal M5S, è quella secondo la quale idealmente lo Stato dovrebbe battere moneta in modo da poterne creare quanta necessaria per evitare di indebitarsi con altri soggetti.
Strettamente collegato a questo argomento, tra i propositi del M5S c'è anche quello di fornire un "reddito di cittadinanza" a tutti gli italiani (suppositamente tra coloro in qualche modo definiti poveri), in modo che sia possibile vivere in maniera dignitosa ed affrancarsi finalmente dalle pene lavorative.
La prima domanda che si dovrebbe fare ad una proposta del genere sarebbe quella relativa all'importo del reddito: del resto se tale reddito ci permettesse di vivere dignitosamente, perchè non aumentarlo in modo da vivere ancora meglio, e magari nel lusso? Sarebbe una ovvia conseguenza.
Ci si potrebbe poi chiedere a che pro continuare a lavorare, se smettendo, e quindi diventando "bisognosi" si potrebbe avere accesso al reddito senza dover fare nulla.