mercoledì 10 agosto 2016

LE ILLUSIONI

Elenco alcune illusioni che accecano i nostri politici e la nostra società.
  • L'illusione che il governo può esserre un universale dispensatore di beni e contemporaneamente la società resti libera e prospera.
  • L'illusione che i governi (banche centrali) possano stampare denaro ed allo stesso tempo le nazioni abbiano una moneta forte.
  • L'illusione che qualsiasi perdità, possa essere coperta dai sussidi statali 
  • L'illusione che è possibile spezzare il legame fra reddito ed investimenti e contare di disporre di investimenti.
  • L'illusione che le fondamentali leggi dell'economia possano essere in qualche modo sospese solo perchè pensiamo di governare il mondo.
Ovviamente non sono parole mie ma di una grande statista del secolo scorso. Eppure queste illusioni sono ancora attualissime.

venerdì 5 agosto 2016

SOCIALISMO


In questo post riporto alcuni scritti di Ludwig Von Mises sul socialismo e della sua impraticabilità. Questi scritti risalgono al scorso secolo e sono più che mai di attualità.
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L'impraticabilità del socialismo è la conseguenza di ragioni di ordine intellettuale e non morale. Il socialismo non può raggiun­gere il suo scopo perché in una società socialista il calcolo econo­mico è impossibile. Perfino gli angeli, se fossero dotati solo di ra­gione umana, non sarebbero capaci di instaurare una comunità socialista [S, 498]. 

Il socialismo non è fallito per resistenze ideologiche, perché anzi l'ideologia dominante è ancora oggi quella socialista. È fallito perché irrealizzabile. Ogni passo che ci allontana dal sistema so­ciale della proprietà privata dei mezzi di produzione riduce la produttività e quindi provoca miseria e indigenza [FSI, 150]. 
 
Il socialismo porterà il caos totale proprio se esso verrà appli­cato nella più gran parte del mondo [S, 641]. 




lunedì 1 agosto 2016

IL LIBERALE SECONDO POPPER

Riporto integralmente un articolo pubblicato il 2 gennaio 2006 sul sito Phastidio.net in cui viene descritto la figura del liberale secondo il filosofo Karl Popper.
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Il liberale secondo Popper è un fallibilista, un razionalista critico, un uomo che non crede che la verità sia manifesta o che solo pochi abbiano occhi per vederla. Il liberale è anticostruttivista perché sa che “solo una minoranza delle istituzioni sociali sono volutamente progettate, mentre la gran maggioranza di esse sono venute su, ‘cresciute’ come risultato non premeditato di azioni umane”, con buona pace del florilegio di teorie cospirazioniste che, mai come in questo momento storico, appaiono coessenziali a totalitarismi realizzati o ad una lettura delle dinamiche sociali che è incline a produrre totalitarismi. Ma oltre che anticostruttivista, il liberale è anche antistoricista, antiperfettista e antiutopista. Egli, infatti, non ritiene di avere in tasca l’itinerario della Storia, né di essere riuscito a “sbirciare le carte della Provvidenza”. Anzi, egli è convinto che non esistano leggi storiche. Per il liberale “il futuro è aperto. Esso non è predeterminato”