sabato 29 marzo 2014

A SCUOLA DI LIBERISMO "Liberismo e cooperazione sociale" 1° Seminario

“Liberalismo, cooperazione e potere” è stato il tema della lectio magistralis che il prof. Lorenzo Infantino, ordinario presso la Luiss Guido Carli di Roma, ha tenuto presso la sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro, in occasione dell’inaugurazione della sesta edizione della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” di Catanzaro.

Gi argomenti trattati sono i seguenti:
  • Nascita e origine delle scienze sociali e del ilberismo
  • Gli illuministi scozzesi
  • Conseguenze non intenzionali delle scelte umane
  • Onniscenza ed ignoranza
  • Il mito del legislatore onniscente
  • LA legge di Hume
  • La cooperazione volontaria un gioco a somm apositiva
  • Regole del conflitto nella cooperazione volontaria

venerdì 28 marzo 2014

L'IMPORTANZA DELLA LIBERTA'

"Per diversi anni rimasi socialista, anche dopo il mio ripudio del marxismo; e se ci fosse stato qualcosa come il socialismo combinato con la libertà individuale, sarei ancora oggi un socialista. E, infatti, non potrebbe esserci niente di meglio che vivere una vita modesta, semplice e libera in una società egualitaria. Ma ci volle un po' di tempo per riconoscere che questo non era nient'altro che un sogno meraviglioso; che la libertà è più importante dell'uguaglianza; e che se va perduta la libertà, tra non liberi non c'e' nemmeno uguaglianza" - Karl Popper,

martedì 25 marzo 2014

LUIGI EINAUDI TRA I PIU' GRANDI LIBERALI D'ITALIA


Luigi Einaudi, uno tra i più grandi liberali italiani: economista, pensatore, giornalista, membro dell’assemblea Costituente, presidente della Banca d’Italia (1945-48), ministro del Bilancio (1947-48) e presidente della Repubblica (1948-1955). 



La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica”. 



Questa è la frase che più di ogni altra simboleggia il pensiero politico ed economico einaudiano. Esponente del pensiero liberista e federalista europeo, Einaudi è convinto che il liberalismo debba svilupparsi concretamente in tutti gli aspetti della vita politica, sociale ed economica di un uomo. Einaudi introduce dunque alcune novità nella politica economica dei liberali italiani: a suo parere vi è una mutua implicazione tra liberalismo e liberismo, discostandosi in questo dalle teorie di Benedetto Croce, che preconizzava il liberalismo italiano come un affare innanzitutto morale. La parola liberismo infatti per Croce differenzia le libertà economiche dalle libertà civili, attribuendo alle seconde un rango nettamente superiore alle prime. 

lunedì 17 marzo 2014

DIFFERENZA TRA CAPITALISMO ED IMPERIALISMO

E' consuetudine attribuire al capitalismo tutti gli orrori di questo mondo (fame, povertà, guerre, ecc..). 
Questo breve filmato spiega la differenza tra capitalismo ed imperialismo e dimostra che i disastri economici sono causati dagli imperi; ossia da sistemi economici dove il mercato non è libero ma soggetto a forze coercitive spesso imposte dai governi e dalle lobby.
E in Italia? il mercato è libero? la presenza dello stato modifica i prezzi del mercato? 
Pur non essendo un economista, ritengo che la democrazia parlamentare è un sistema che funziona per brevi decenni; poi prende le sembianze di un impero che nel nome del popolo pretende di gestire tutto con il seguente risultato:


  • aumento della povertà;
  • aumento della disoccupazione;
  • ricchi sempre più ricchi;
  • aumento delle morti per suicidio;
  • aumento della criminalità.
Renzi dovrebbe avere un unico obiettivo: diminuire (NON ELIMINARE) la presenza dello stato nella nostra vita, nel nostro lavoro, nei nostri pensieri, nelle nostre aziende, nella nostra salute, nel nostro futuro, nelle nostre tasche.

Per seguire il filmato con i sottotitoli in italiano, collegarsi direttamente a Youtube ed attivarli.

Pubblicato in data 15/dic/2013 da vonmises.it
E' un luogo comune piuttosto diffuso quello che identifica l'imperialismo come particolare manifestazione storica del capitalismo. In questo breve video il Prof. Davies smentisce tale argomento e ne illustra la superficialità. Come può esservi analogia tra capitalismo e imperialismo, se il tratto fondamentale di quest'ultimo è l'intervento coercitivo dello Stato, cioè il soggetto per eccellenza che agisce al di fuori del mercato?

MONETA, BANCHE E FEDERAL RESERVE


Come è nata la moneta? Perché ha sostituito il baratto? Cosa ha spinto le società antiche e moderne a scegliere oro e argento come merce di scambio? Quale ruolo avevano anticamente le banche, come è cambiato nel tempo?
Questo documentario illustra l'evoluzione dell'istituzione monetaria nel corso dei secoli, per approdare alla data cruciale del XX secolo in cui il governo U.S.A. se ne è arrogato il monopolio definitivo, affidandone la gestione alle rispettiva Banca Centrale e precipitando l'economia nazionale in una condizione di ricorrenti cicli di espansione e recessione. Anche in Europa, le crisi che stiamo vivendo sono diretta conseguenza della sottrazione da parte dei governi della moneta al mercato e della negazione delle libertà economiche individuali.

Video originale: "Money, Banking & the Federal Reserve", Ludwig von Mises Institute (mises.org).

domenica 9 marzo 2014

SALARIO MINIMO SINDACALE PROBABILE FONTE DI CONTINUA DISOCCUPAZIONE NEL MONDO GIOVANILE

Simon è un nuovo dipendente della fabbrica del sig. Edgar. Il suo lavoro non è gratificante, deve spazzare e spostare oggetti. Guadagna solo 3 $ all'ora. Nonostante ciò Simon preferisce lavorare qui per ora; rispetto alle alternative che vede intorno a sé al momento. Anche se il suo salario è basso, Simon apprezza l'indipendenza che gli viene data.
La prossima settimana imparerà come usare una macchina per gli stampi. Questo renderà le cose  molto più interessanti.



Ad Edgar, il proprietario della fabbrica, l'unica cosa di cui si preoccupa è creare profitto. Edgar preferirebbe pagare i suoi lavoratori per una minuscola frazione dei loro attuali salari, per avere più soldi per se stesso. Ma sa che questo non funzionerebbe. Edgar è in competizione con molti altri proprietari di fabbrica. Tutti quanti hanno bisogno di una costante scorta di forza di lavoro. Quando decidono, o non decidono, di accettare un lavoro i lavoratori considerano il salario ma anche le condizioni lavorative e altri benefici. Se le offerte di Edgar non sono abbastanza attraenti i lavoratori non gli venderanno il lavoro di cui ha bisogno per mandare avanti la sua fabbrica. Così con riluttanza Edgar paga i salari a prezzo di mercato.