domenica 29 ottobre 2017

FERMIAMO LA MATTANZA DEI POSTI DI LAVORO - l'illusione dei nostri politici polesani




















Molte risorse di aziende italiane, vengono sottratte dallo stato attraverso la tassazione. Queste risorse, potrebbero invece essere destinate ad utili aziendali per ulteriori investimenti; investimenti che potrebbero creare nuovi sani posti di lavoro.
La tassazione inoltre rappresenta un ostacolo insormontabile se le aziende risultano attraversate da crisi economiche innescate da eventi ciclici o dalla manipolazione dei mercati da parte degli stati.
Lo stato a sua volta, si fa partecipe per salvare le aziende in difficoltà, promettendo di eliminare la mattanza di posti di lavoro di cui lui stesso ne è una causa.
Si individuano pertanto progetti di assistenza sociale; sottraendo ulteriori risorse ad altri.
Molti politici propongono questo tipo di interventi pensando che portino benefici alle aziende ed ai lavoratori.
Come Bastiat  insegna, i benefici immediati ci potrebbero essere; ma è quello che non si vede che, con il tempo, porta al fallimento più completo degli obiettivi. Spesso ci facciamo trarre in inganno da ciò che si vede rispetto a ciò che non si vede.
I progetti "piani di rilancio sociale" non fanno altro che trasferite risorse da aziende che hanno un buon rendimento produttivo ad aziende ormai morte, fuori mercato. Queste risorse, che se non sottratte potrebbero potenzialmente creare nuovi posti di lavoro, vengono utilizzate per mantenere, per quanto possibile, posti di lavoro improduttivi.
Questi provvedimenti non fanno altro che estendere il problema, piano piano, ad altre aziende amplificando la crisi economica ed estendendo i disagi alle persone e al territorio (Polesine).
Lo so è difficile dirlo, ma sarebbe più saggio lasciare che le  aziende improduttive facciano il loro corso e dare la possibilità a chi sa investire meglio il proprio denaro di creare nuovi posti di lavoro sani.
Pertanto, a differenza di quanto affermano i nostri politici polesani, sarebbe opportuno che le regioni e lo stato si limitassero a fare ciò di cui si devono realmente occupare.
Se si vuole risolvere realmente questo problema è necessario eliminare gran parte delle leggi sul lavoro rendendolo più flessibile; ciò sarà possibile solamente liberalizzando i mercati ed il mercato del lavoro.
La politica ed i sindacati propongono esclusivamente soluzioni di superficie, soluzioni che creeranno nuovi problemi per i quali saranno nuovamente invocate ulteriori soluzioni di superficie come in una sorta di reazione a catena senza fine (Ilva, Alitalia, ecc....)


Lettura consigliata "Il livello zero in Economia e Politica" di Stefano Tonelli ed. USEMLAB.

lunedì 16 ottobre 2017

REFERENDUM AUTONOMIA DEL VENETO, SEI MOTIVI PER VOTARE SI

Nei giornali, in particolare in quelli locali, si leggono spesso le opinioni di alcuni politici contro il referendum consultivo per l’autonomia del Veneto; spesso sono accuse frivole prive di un pur che minimo approfondimento.
In particolare vengono fatte le seguenti critiche:
- eccessive spese per l’organizzazione del referendum
- un referendum privo di valore