domenica 16 febbraio 2014

IL RAZIONALISMO UMILE

Il razionalismo è un termine che viene da ragione, lo strumento più importante del quale disponiamo. Non dobbiamo cadere nell’errore di idolatrare la ragione umana. Esistono due tipi di razionalismo.
Il falso razionalismo, non scientifico, erroneo, esagerato, che ha origine nella rivoluzione francese. Esso ipotizza una mente umana più potente di quel che è veramente. Rileva la presunzione di un essere onnisciente. Da tale arroganza deriva lo scienticismo ed il positivismo che hanno alimentato l’ingegneria sociale e l’utilizzo in economia della matematica, della statistica e dell’econometria.
In politica il falso razionalismo è la base del socialismo, del comunismo, del fascismo, dell’interventismo statalista. Implica la presunzione di poter risolvere i problemi grazie all’interventismo dello stato. Si pensa di poter risolvere i poteri grazie all’intervento dello stato. Si pensa di poter migliorare dall’alto , in maniera centralizzata, le istituzioni sociali nate spontaneamente ed evolutesi lungo l’arco di diverse decine di generazioni.
Il positivismo giuridico ha contaminato anche il diritto e ciò ha aperto la strada a conseguenze pericolosissime: se la legge è quella dello Stato, persino lo sterminio autorizzato per legge diventa legittimo. Invece esso non lo è, mai, in nessun caso!
Il razionalismo umile, che riconosce i limiti della ragione umana. Le istituzioni non si possono migliorare dall’alto, spesso con risultato di distruggerle, il loro perfezionamento avviene a partire dal basso, in maniera evolutiva e spontanea. Il razionalista  francese cartesiano è convinto che il diritto sia ciò che sta scritto nel codice. Non è così. Il diritto sorge spontaneamente, si scopre e si formalizza solo successivamente.

Tratto da Lezione n. 10 " A scuola di economia" Ed, Usemlab

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