giovedì 31 dicembre 2015

Le buffonate antismog del ministro Galletti e sindaci.

Riporto i provvedimenti antismog programmati dal governo con i sindaci
1) abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h in aree urbane estese al territorio comunale e alle eventuali arterie autostradali.
Non serve a nulla, fanno rallentare il traffico e la permanenza delle auto nelle città.
Cosa fare realmente:
  • rendere accessibili i costi dei parcheggi delle auto, in alcune città si paga fino a 2,5 euro/h 
  • potenziate il servizio dei trasporti comunali incentivando le iniziative private
  • fare utilizzare i servizi di trasporto pubblico a tutti i dipendenti pubblici e politici 
  • dotare l'amministrazione pubblica di auto elettriche.
2) attivazione di sistemi di incentivazione per l’utilizzo dei trasporti pubblici e della mobilità condivisa
Assurdo i trasporti pubblici vanno fatti pagare e funzionare. Cosa volete agevolare se da Roma in giù nessuno paga i servizi pubblici di trasporto
Cosa fare realmente:
  • facilitare il pagamento on line con il cellulare. 
  • potenziate il servizio dei trasporti comunali incentivando le iniziative private.
  • organizzare il servizio pubblico con delle app. e disporre di orari aggiornati in tempo reale, dei mezzi pubblici in servizio; (siamo nel 2016 e "Spazio 1999" è ormai passato da 17 anni )
3) La riduzione delle temperature massime di 2 gradi C nel riscaldamento degli edifici pubblici e privati
Ecco bravi, i privati già tengono la temperatura bassa non per lo smog, ma per la crisi.
Cosa fare realmente:
  • controllare la temperatura degli edifici pubblici seriamente, non a parole con obbligo di adottare sistemi elettronici per il controllo e la programmazione.
  • insegnare al dipendente (pubblico e privato) che per alzare la temperatura è sufficiente mettere il termostato a 20 e non a 30°C. C'è gente che crede ancora che mettendo il termostato a 30 il caldo arriva prima.
  • Affidare la gestione calore ad aziende serie e private non a società parastatali a cui interessa solo il contratto ed i soldi.
  • eliminare le centrali a gasolio per gli edifici pubblici estendendo tale obbligo ai condomini (tali provvedimenti avrebbero un ritorno economico molto breve)
4) la limitazione dell’utilizzo della biomassa per uso civile laddove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento.
Bravi; la rincorsa alle biomasse stufe a legna e pellets è legata all'eccessivo costo del gas metano ed in particolare dalle tasse applicate alle bollette elettriche
Cosa fare realmente:
  • abbassare le accise sui combustibili gassosi e sulle bollette elettriche incentivando l'uso di caldaia a condensazione e pompe di calore
Ed infine dobbiamo educare i cittadini e gli amministratori pubblici ad un uso razionale dell'energia elettrica.

Buon 2016

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