venerdì 15 gennaio 2016

Baratto o nuova moneta, una occasione per discutere del denaro e come i governi distruggono la ricchezza

“Non hai i soldi per pagare le tasse locali? le puoi pagare prestando un servizio al Comune”.
E’ questa una bella idea elaborata da alcuni Sindaci di piccoli comuni, tra cui anche San Bellino in provincia di Rovigo. 
Molti ritengono che questa forma di pagamento sia una sorta di baratto, io invece la considero come una nuova moneta “Jobcoin” che ha come sottostante il lavoro.
Se pochi possono disporre della nuova moneta digitale “bitcoin” (link); tutti possono disporre dei “Jobcoin”. 



Quest’ultima è una moneta nuova con delle caratteristiche particolari:
  1. è spontanea, ossia nasce da una esigenza concreta che sopperisce alla carenza di moneta “fiat”, quest’ultima risucchiata dall'inflazione, disoccupazione, eccessiva tassazione centrale, ecc. ecc;
  2. scompare dopo il pagamento e non crea nessun debito;
  3. non può essere rubata in assenza di schiavitù;
Bello! Ma ... rimane solamente un gioco di fantasia; però tutto ciò può essere uno spunto per parlare della nostra moneta.

Se nei secoli passati la moneta aveva un valore intrinseco, equivalente in oro ed altri metalli preziosi, oggi il suo valore è puramente simbolico, attribuito dai governi mediante le banche centrali.
I governi centrali possono godere di questa moneta grazie alle politiche di Q.E. (quantitativeeasing) della FED, BCE; ecc.

I governanti che già per loro natura hanno la tendenza ad avere le mani bucate, più spendono denaro e meglio è (spesa pubblica), e lo si ripete da cattedre prestigiose, i politici perdono ogni controllo, ogni senso di responsabilità.
La manipolazione politica della quantità di moneta e di quant'altro i governanti riescono ad afferrare, risponde a una libido di potere e all'esigenza di compiacenza clientelare, che poi, si spera, mostreranno la loro riconoscenza.

Tutto ciò avviene, nell'illusione che questa nuova moneta potrà essere a disposizione di tutti, mediante gli investimenti pubblici: lo stato pagherà le imprese, le imprese pagheranno gli operai, le famiglie avranno più risorse economiche. 
Una favola!  A cui, purtroppo, siamo in pochi a non crederci.

La modalità con cui si espande la nuova moneta fiat è paragonabile al miele versato in un piatto; si concentra in un punto e, con il passare del tempo, si spalma piano-piano, livellandosi uniformemente. Nella realtà pochi godranno della nuova moneta (governanti, imprese) poiché potranno acquistare i beni a prezzi preesistetti alla nuova emissione; man mano che la moneta passa di mano in mano, il mercato, giustamente, si adegua aumentando i prezzi. Gli ultimi utilizzatori (consumatori) non avranno più beneficio; certo dispongono di maggior moneta ma tale aumento è vanificato dall'aumento dei prezzi .

Il nostro primo ministro ha voluto in parte by-passare tutto questo, distribuendo i soldi con il famoso elicottero di Friedman : 80 euro mensili in busta paga a tutti i dipendenti.
Friedman però avrebbe tre postille da aggiungere: il metodo dell’elicottero funziona nel brevissimo periodo ma non nel medio-lungo, e solo a condizione che l’elicottero sorvoli il paese senza preavviso e per un’unica volta. Ma far atterrare l’elicottero è meno facile che farlo decollare.

In conclusione la moneta è nata e si è evoluta spontaneamente sulla base delle esigenze degli individui. Dal 1971 non è più cosi, i governanti hanno deciso si manipolarla a loro piacimento con la pretesa di controllare i cicli economici. 

Finché c’è libertà, c’è speranza che nuove idee si possano evolvere in funzione delle esigenze degli individui e della loro cooperazione.

Marco Bizzi 15 gennaio 2016

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