mercoledì 22 giugno 2016

Invito alla lettura, un testo per comprendere il valore della libertà anche nella sofferenza

Il libro che propongo non è un classico libro che spiega la vita nei lager; solo i "consumatori" della cultura potrebbero scambiare questo libro per un'ulteriore e ormai tardiva testimonianza sui campi di concentramento. 
C'è molto di più: avendo vissuto personalmente l'estrema abiezione dei Lager, l'autore insegna che se vivere è sofferenza, sopravvivere è trovare il senso di questa sofferenza. È questa l'esperienza che lo condusse alla scoperta della logoterapia, il trattamento psicoterapeutico che l'ha reso famoso in tutto il mondo. Frankl, credente e ottimista, che a sedici anni interessò Freud, il quale ne pubblicò un saggio sul Giornale internazionale di psicanalisi, con olfatto sano annusa il senso della vita anche là dove lo si nega, e invita a vincere nell'oggi, insieme con il relativismo ideologico assolutista, che è stato il "male del secolo XX", ogni cieco determinismo scientifico-naturale, difendendo la libertà umana in una splendida fenomenologia dell'amore.


“ .. solo pochi è rari uomini sono in grado di raggiungere un tale livello etico, grazie alla loro eccezionale maturità; solo pochi hanno seguito il credo della piena libertà interiore e si sono innalzati per realizzare quei valori che la sofferenza rende possibile.” Pag. 117

Questo libro descrive la psicologia individuale causata da una sofferenza portata all’estremo; studia i fenomeni di decadimento interiore delle persone sottoposte a tale sofferenza.
E’ un libro molto attuale perché la sofferenza ed il decadimento interiore lo si vive anche oggi; situazioni psicologiche assai simili esistono: il disoccupato, il diseredato, chi si trova senza risorse ecc… Per queste persone risulta difficile vivere volgendosi al futuro.

Un libro che spiega tante cose.

Nessun commento:

Posta un commento