Lunedì, dopo la
vittoria del NO, Grillo esce con un video sulle idee programmatiche del
movimento 5 stelle. Lo si ascolta molto volentieri, d’altronde la sua
dialettica, la comicità mista a simpatia e l’espressione mimica lo rende unico
nel suo genere. E’ talmente bravo che rende credibile ciò che nella realtà non
lo è.
Propone l’idea
della “filosofia 2; 20; 20”.
Mi soffermo sull’ultimo 20; ossia ridurre le ore
lavorative dalle attuali 40 a 20 ore, per dar modo alle persone di coltivare i
propri interessi e la propria famiglia.
Una bella proposta
che piacerebbe a molti, ma l’idea non è nuova. Alcuni sindacati
già lanciarono lo slogan “lavorare tutti lavorare meno”. Vediamo di smascherare
l’illusione.
Si potrebbero
ipotizzare due situazioni:
- Riduzione delle ore di lavoro mantenendo la stessa paga oraria.
- Riduzione delle ore con modifica della paga oraria in modo che la retribuzione rimanga costante.
La situazione 1) è
abbastanza facile da analizzare; essa implica
una perdita di potere di acquisto per il
lavoratore, poiché lo stipendio viene dimezzato.
Analizziamo la
situazione 2) leggermente più complicata nella sua logica.
Se dimezziamo le
ore di lavoro da 40 a 20 mantenendo il medesimo stipendio, si deduce che la paga oraria raddoppia.
Quali sarebbero le
conseguenze?
- Aumentano i costi di produzione (se voglio mantenere la stessa produttività si dovrà raddoppiare il costo della manodopera).
- Si potrebbe ipotizzare un possibile aumento dell’occupazione ma ciò comporterebbe il fallimento di imprese non solide e gli operai meno efficienti si troveranno senza lavoro.
- La produzione andrà via via decrescendo.
- Con il salire dei costi di produzione le merci andranno a diminuire e i prezzi saliranno
- Il potere di acquisto degli operai diminuirà.
- Si avrà una minor richiesta di beni di consumo.
- I prezzi al consumo avranno tendenza e scendere.
- lo stato dovrà intervenire con politiche monetarie espansive rilevanti.
- seguirà una politica di inflazione molto incisiva che maschererà la seconda riduzione del potere di acquisto dei salari.
Si potrà
concludere che la situazione 2) porterà, in termini di potere di acquisto, alla
situazione 1).
Chi continua a
proporre questa soluzione (diminuzione dell’orario di lavoro), si limita al
solo concetto di distribuzione del lavoro e non va oltre.
Grillo sostiene
che con l’introduzione delle nuove tecnologie, si potrà sollevare l’uomo dal
lavoro. Nella storia non si è mai visto; qualsiasi innovazione tecnologica e di
servizi, ha sempre portato ad una diversificazione ed un aumento del lavoro con creazione di nuove
figure (progettisti, costruttori, operai, manutentori, assistenza, ecc..).
(fonte :L’economia in una lezione di Henry Hazlitt
1946)
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