lunedì 26 dicembre 2016

LE IMPOSTE: Ciò che si vede, Ciò che non si vede

E’ arrivata la fine del 2016, come ogni anno dobbiamo saldare (anzi anticipare) i conti con lo stato; acconto Irpef, acconto IVA ecc.., liquidità probabilmente necessaria per far fronte alla 13a mensilità dei dipendenti dello stato.
Le Imposte; quante volte sentiamo dire: 
"le tasse sono una cosa bellissima, un modo civilissimo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili quali istruzione, sicurezza, ambiente e salute". 

Non è mia intenzione contestare un privilegio conquistato da sindacati del pubblico impiego; certo tutto questo porta  a dei vantaggi immediati come: 
  • aumento dei consumi, 
  • miglior condizione di vita dei dipendenti pubblici ecc..; 

ma questo è “ciò che si vede”, che si percepisce immediatamente: 
rappresenta ciò che acceca gli occhi del politico, dell’economista mainstream e del popolo.

Ma esiste anche “ciò che non si vede”; infatti dimentichiamo sempre che quando un dipendente pubblico spende per suo profitto 1000 euro in più, implica un contribuente spenda per suo profitto 1000 euro in meno. 
La spesa del dipendente pubblico si vede perché si fa; mentre quella del contribuente non si vede perché gli si impedisce di farla.
Il contribuente, Paolo Rossi, quando consegna 1000 euro ad un dipendente pubblico in cambio di un servizio realmente utile, è esattamente come quando consegna i 1000 euro ad un sarto per un nuovo vestito, o ad una agenzia viaggi per un viaggio, o al panettiere per del pane ecc.
I benefici si equivalgono:
il dipendente pubblico
- offre un servizio utile al paese
- ha un potere di acquisto maggiorato di 1000 euro
Il contribuente Paolo Rossi:
- percepisce un servizio utile dallo stato
- il suo potere di acquisto diminuisce di 1000 euro

Ma quando, Paolo Rossi, consegna 1000 euro ad un dipendente pubblico per non ricevere alcun servizio o persino per ricevere delle vessazioni; le cose non si bilanciano:
il dipendente pubblico
- non offre nessun servizio utile
- ha un potere di acquisto maggiorato di 1000 euro
Il contribuente Paolo Rossi:
- non percepisce un servizio utile dallo stato
- il suo potere di acquisto diminuisce di 1000 euro
Non serve a dire che il dipendente pubblico spenderà i 1000 euro a gran profitto del lavoro pubblico, altrettanto ne avrebbe fatto il ladro, altrettanto ne avrebbe fatto Paolo Rossi se non avesse dovuto pagare l’imposta richiesta.

Se riusciamo a comprendere ciò che si vede e ciò che non si vede, possiamo percepire che le imposte non rappresentano nessuna fonte di ricchezza del paese (incremento del PIL ecc..) anzi in alcuni casi rappresenta un impoverimento.
Le imposte rappresentano esclusivamente un trasferimento di denaro da una ricchezza distribuita (individui) ad una ricchezza concentrata (dipendenti pubblici, politici, appaltatori). Sembra un assurdo se pensiamo che le imposte sono ben volute dalle socialdemocrazie; quando queste ultime hanno come obiettivo la distribuzione della ricchezza.


(spunto: Ciò che si vede, ciò che non si vede di Frederic Bastiat 1801-1850)

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