mercoledì 15 maggio 2019

La verità, vi prego, sul neoliberismo


Con la speranza di aver seminato un piccolo seme di senape, venerdì della scorsa settimana si è svolta presso la Sala convegni dell’Hostaria dei Savonarola di Occhiobello la presentazione del nuovo libro di Alberto Mingardi “La verità, vi prego, sul neoliberismo”.
Un’occasione in cui si è potuto parlare con l’autore di argomenti di estrema attualità quali la storia del liberismo, su quanto liberismo c’è nella nostra società, sulla presenza dello stato nel mercato, oltre che di economia politica, di globalizzazione, di immigrazione e di Europa.
Argomenti di estrema importanza, che grazie ai contributi del dott. Vittorio Morello, del dott. Carlo Saccon e dell’ing. Marco Bizzi si è cercato di interpretare le politiche economiche del nostro territorio polesano.

Come da aspettative non vi è stata una grande affluenza; ma chi ha partecipato spontaneamente o per dovere di amicizia e cortesia, ha potuto raccogliere nuovi spunti per capire ed interpretare le nuove dinamiche economiche italiane e mondiali.
Un po’ di amarezza, ma d'altronde comprensibile visto l’avvicinarsi della tornata elettorale, per l’assenza di candidati politici e dei giornalisti. Un’occasione persa, meglio rimandata, per capire quanto le promesse elettorali possono influenzare la vita dei cittadini.
Chi si appresta ad impegnarsi nell'amministrazione pubblica dovrebbe avere chiare le proprie linee politiche, dovrebbe curare la propria formazione politica, ed in particolare avere gli strumenti per cercare di capire e/o ricercare le eventuali cause inintenzionali che potrebbero derivare dalla realizzazione delle promesse elettorali proposte.
Di estrema importanza, per chi si appresta ad amministrare una realtà pubblica, è la conoscenza delle dinamiche politiche ed economiche in atto nel nostro paese (politiche liberali, socialiste, social democratiche, Keynesiane, MMT, ecc..). In tutti i programmi elettorali si fa riferimento a possibili piani di intervento, finanziamenti, ecc. con la speranza di poter migliorare il territorio; ma queste politiche (keynesiane) ora non funzionano più; il Polesine è la dimostrazione concreta che non sono mai funzionate. Troppe opere incompiute, troppe aree artigianali incomplete, troppi itinerari turistici inutilizzati.
Finanziamenti agevolati, ancor peggio finanziamenti a fondo perduto, si concretizzano in progetti di investimento di per sé fallimentari che tolgono risorse e spazio a progetti diversi realmente efficienti; ne segue lo spreco di risorse e l’impoverimento dell’intera società.
Positiva ed incoraggiante è stata la presenza di professionisti ed imprenditori locali, che lottano quotidianamente con le proprie forze per fare impresa in un territorio difficile. Il loro sano e spontaneo “egoismo imprenditoriale” crea ricchezza e lavoro. Essi hanno potuto apprezzare quanto il loro operato sia in sintonia con le idee del liberismo.
Questo incontro-evento pioneristico è stato il primo tentativo di aprire uno scorcio di interpretazione e lettura diversa della situazione storico-economico-sociale attuale.
Ne seguiranno altri. Con la speranza che la voglia di conoscere e confrontarsi motivi molte persone a scegliere di trascorrere qualche ora in modo alternativo.

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