Con la speranza di aver seminato un piccolo seme di senape,
venerdì della scorsa settimana si è svolta presso la Sala convegni
dell’Hostaria dei Savonarola di Occhiobello la presentazione del nuovo libro di
Alberto Mingardi “La verità, vi prego, sul neoliberismo”.
Un’occasione in cui si è potuto parlare con l’autore di
argomenti di estrema attualità quali la storia del liberismo, su quanto
liberismo c’è nella nostra società, sulla presenza dello stato nel mercato, oltre
che di economia politica, di globalizzazione, di immigrazione e di Europa.
Argomenti di estrema importanza, che grazie ai contributi
del dott. Vittorio Morello, del dott. Carlo Saccon e dell’ing. Marco Bizzi si è
cercato di interpretare le politiche economiche del nostro territorio polesano.
Come da aspettative non vi è stata una grande affluenza; ma chi
ha partecipato spontaneamente o per dovere di amicizia e cortesia, ha potuto
raccogliere nuovi spunti per capire ed interpretare le nuove dinamiche
economiche italiane e mondiali.
Un po’ di amarezza, ma d'altronde comprensibile visto
l’avvicinarsi della tornata elettorale, per l’assenza di candidati politici e dei
giornalisti. Un’occasione persa, meglio rimandata, per capire quanto le
promesse elettorali possono influenzare la vita dei cittadini.
Chi si appresta ad impegnarsi nell'amministrazione pubblica
dovrebbe avere chiare le proprie linee politiche, dovrebbe curare la propria
formazione politica, ed in particolare avere gli strumenti per cercare di
capire e/o ricercare le eventuali cause inintenzionali che potrebbero derivare
dalla realizzazione delle promesse elettorali proposte.
Di estrema importanza, per chi si appresta ad amministrare
una realtà pubblica, è la conoscenza delle dinamiche politiche ed economiche in
atto nel nostro paese (politiche liberali, socialiste, social democratiche,
Keynesiane, MMT, ecc..). In tutti i programmi elettorali si fa riferimento a possibili
piani di intervento, finanziamenti, ecc. con la speranza di poter migliorare il
territorio; ma queste politiche (keynesiane) ora non funzionano più; il
Polesine è la dimostrazione concreta che non sono mai funzionate. Troppe opere
incompiute, troppe aree artigianali incomplete, troppi itinerari turistici
inutilizzati.
Finanziamenti agevolati, ancor peggio finanziamenti a fondo
perduto, si concretizzano in progetti di investimento di per sé fallimentari
che tolgono risorse e spazio a progetti diversi realmente efficienti; ne segue
lo spreco di risorse e l’impoverimento dell’intera società.
Positiva ed incoraggiante è stata la presenza di
professionisti ed imprenditori locali, che lottano quotidianamente con le
proprie forze per fare impresa in un territorio difficile. Il loro sano e
spontaneo “egoismo imprenditoriale” crea ricchezza e lavoro. Essi hanno potuto apprezzare
quanto il loro operato sia in sintonia con le idee del liberismo.
Questo incontro-evento pioneristico è stato il primo
tentativo di aprire uno scorcio di interpretazione e lettura diversa della
situazione storico-economico-sociale attuale.
Ne seguiranno altri. Con la speranza che la voglia di
conoscere e confrontarsi motivi molte persone a scegliere di trascorrere
qualche ora in modo alternativo.
Nessun commento:
Posta un commento