E’ largamente diffusa l’opinione che il liberalismo si
distingua dagli altri indirizzi politici perché privilegia e difende gli
interessi di una parte della società (capitalisti, imprenditori, possidenti
ecc..) rispetto a quelli di altri ceti sociali. Nota è la frase che comunemente
viene riportata nei mass media e nella carta stampata “ è tutta colpa del
neo-liberismo”. Tutto ciò è infondato ed è causa di una ignoranza sociale diffusa
e permeata di socialismo post-90.
Il liberalismo è una teoria filosofica terrena ossia l’applicazione
delle teorie scientifiche alla vita sociali degli uomini. Parte dalla
centralità dell’individuo per poi definire la cooperazione sociale. A differenza
del socialismo che privilegia i ceti sociali a scapito dell’individuo; il liberalismo
privilegia l’individuo per dare maggior valore ai ceti sociali spontanei.
Storicamente le grandi evoluzioni della società si sono
basate su principi di libertà rivolti al benessere di tutti e non a quello di
particolari ceti sociali.
Il liberalismo, contrariamente a ciò che molti ritengono, è
contro i privilegi riservati a particolari ceti, è contrario alla eccessiva
presenza dello stato nella vita degli individui. Esso offre agli uomini la
possibilità di emanciparsi dalla loro condizione sociale . Il liberalismo è
esclusivamente “ una filosofia terrena” che studia l’azione dell’uomo ed ha il
compito di portare la ragione (razionalità di pensiero) nella politica
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